I termini, le accezioni, le sigle usate nella normativa delle Poste, nella consuetudine postale e dai collezionisti,e le località e i personaggi della storia postale.

di Franco FIlanci, AIFSP

N.A., non addebitata. Bollo previsto dalla convenzione con l’Austria del 28 settembre 1853 per contraddistinguere le corrispondenze in franchigia, trasmesse fuori conto.


Namibia. Ex-colonia tedesca nel 1915 occupata dal Sud Africa, che la ottenne poi in amministrazione fiduciaria. L’annessione di fatto durante la seconda guerra mondiale, con la conseguente introduzione delle leggi razziali, fu all’origine della guerriglia che portò nel 1966 alla revoca del mandato da parte delle Nazioni unite e nel 1978 alla richiesta di ritirare le truppe, che tuttavia fu accettata solo nel 1988, alla conclusione dei negoziati sotto l’egida ONU che condussero a libere elezioni e all’indipendenza, il 21 marzo 1990. In questo periodo uno Squadrone italiano fu inquadrato nell’UNTAG, United Nations Transition Assistance Group, dal 31 marzo 1989 all’aprile 1990 dotato di servizio di posta militare con proprio bollo figurato.


Napoli. Dal 1734 capitale del Regno dei Borbone, ebbe una breve parentesi repubblicana nel 1799 per passare nel 1806 a Giuseppe Bonaparte e poi a Gioacchino Murat. Nel 1816 vi tornò Ferdinando IV, che unificò i suoi domini proclamandosi re delle Due Sicilie col nome di Ferdinando I, anche se i due regni mantennero amministrazioni separate. Il figlio Ferdinando II, dopo qualche iniziale riforma, tornò sulle posizioni reazionarie e assolutiste del padre, e la sua diffidenza verso le novità fece sì che l’adozione di tariffe postali unitarie e del francobollo si ebbe solo nel 1858, e per timore di affrancature tricolori fu usata un’unica tinta per tutti i valori. Alla sua morte, il 22 maggio 1859, salì al trono il figlio Francesco II, che però un anno più tardi fu cacciato da Garibaldi; e il 21 ottobre 1860 un plebiscito sancì l’annessione dell’intero Meridione alla corona dei Savoia. Il mancato cambio della moneta costrinse nel 1861 l’Amministrazione postale italiana a creare appositi francobolli in grana e tornesi, che ebbero corso fino all’ottobre 1862. (vedi Storia postale del Regno di Napoli dalle origini all’introduzione del francobollo, di Paolo Vollmeier e Vito Mancini, Vollmeier 1996, e I francobolli del Regno di Napoli e i due provvisori da mezzo tornese del 1860, di Emilio Diena, SASFI 1932)

Durante la 2ª Guerra mondiale Napoli seppe liberarsi da sola dai nazifascisti durante le Quattro giornate (dal 27 al 30 settembre 1943) precedendo di due giorni l’arrivo degli Alleati. I quali ripristinarono il servizio postale solo il 10 dicembre successivo, e con particolari tariffe per cui furono emessi tre francobolli con soprastampa GOVERNO MILITARE ALLEATO, usati anche sulle prime FDC realizzate in Italia. Napoli e il suo porto furono restituiti alla sovranità italiana solo il 1º gennaio 1946. (vedi Le 800 giornate di Napoli - Il Governo Militare Alleato e la posta nell'Italia divisa, di Emilio Daffarra e Franco Filanci, Laser Invest 2006)


Natale. Momento di superlavoro, specie fra il 1890 e gli anni ‘20 e poi negli anni ‘50-60, causato da cartoline augurali e pacchi dono. Alla fine del secolo scorso per farvi fronte timbravano tutti, compreso personale temporaneo e pensionati delle poste, usando spesso tutti i bolli disponibili, anche prefilatelici e accessori. Anche se la cosa non raggiunse i livelli francesi, dove i collezionisti parlano di oblitérations du jour de l’an (di capodanno), il fenomeno fu ragguardevole anche in Italia.


Natante. Ambulante postale istituito su battello o su nave. I primi in Italia furono quelli sui grandi laghi del nord, il Verbano o Arona-Magadino sul Lago Maggiore e il Lario o Como-Colico sul Lago di Como. I primi natanti marittimi, Ancona-Napoli e Palermo-Malta, ebbero invece vita breve, fra il 1862 e il 1865.


Naturale. Termine introdotto negli anni ’80 dalla Bolaffi per indicare un francobollo nettamente diverso dal normale entrato in distribuzione, ma non una mostruosità. Rientrano in tale definizione i non emessi, i saggi completi di francobolli non emessi, gli errori di colore, gli esemplari con centrio capovolto o mancante, oppure senza la stampa di uno o più colori o impressioni, le dentellature di passo diverso (purché rilevabili ad occhio nudo), alcuni decentramenti che creano effetti particolari, ecc. a discrezione del cataloghista.


Navigazione Aerea S.A. o SANA, Società Anonima di Navigazione Aerea. Compagnia fondata a Genova il 19 gennaio 1925 da Rinaldo Piaggio, proprietario dell’omonima industria meccanica che, attraverso la consociata CMASA di Marina di Pisa, costruiva su licenza Dornier gli idrovolanti Wal. Ottenne in gestione la linea Genova-Roma-Napoli-Palermo (linea n. 3) inaugurata il 7 aprile 1926, trisettimanale fino al settembre 1927 e poi giornaliera. Il 28 ottobre 1928 inaugurò anche le linee Roma-Siracusa-Tripoli e Roma-Genova-Marsiglia-Barcellona, prima settimanali e dal 1929 trisettimanali. Dal 1º settembre 1930 inaugurò la linea Genova-Barcellona-Algesiras (Gibilterra), utilizzata anche per il servizio di posta aero-marittima attraverso il nord Atlantico, mediante l’allacciamento ad Algesiras con i piroscafi del Lloyd Sabaudo in partenza per o in arrivo dal Nord America, con risparmio di almeno due giorni.


Nazioni Unite. Organizzazione internazionale di Stati, erede della Società delle Nazioni, che ha come fini la salvaguardia della pace, la sicurezza mondiale e la cooperazione culturale, economica e sociale. Costituita dalle Grandi Potenze alleate durante la 2ª Guerra mondiale, dal 1951 ha sede a New York, dove dispone di un ufficio postale con propri francobolli. Anche le sedi di Ginevra e di Vienna ebbero in seguito uffici postali e francobolli propri. Il consiglio di sicurezza dell’ONU può disporre l’invio nelle aree di crisi di reparti militari con compiti di pacificazione e di controllo; come caschi blu hanno operato anche reparti italiani, normalmente dotati di propri uffici di posta militare.


NDH o ND Hrvatska (Nezavisna Drzava Hrvatska, Stato Indipendente Croato). Dicitura che figura su carte-valori italiane soprastampate dai croati a Spalato e a Sebenico nel 1943-44.


Nisiro (Nisiros o Niseros). Una delle isole del Dodecanneso, posta fra Coo e Rodi, dominata da un vulcano spento ma non per questo meno suggestivo. La R.Nave Roma vi sbarcò un distaccamento italiano il 13 maggio 1912, nel corso della guerra italo-turca. Ebbe due collettorie postali e 25 francobolli. Dopo l’occupazione tedesca e la fine della guerra, la collettoria di Mandraki fu riaperta dagli inglesi il 25 giugno 1945.


Nizza. 1. Striscia di carta variamente sagomata, usata fra il Cinquecento e il Settecento per sigillare le lettere. Un’estremità, tagliata a triangolo e piegata a forma di freccia, veniva infilata attraverso la lettera piegata, e saldata sul retro contro l’altra estremità mediante un’ostia gommata o ceralacca contrassegnata con il sigillo personale; l’indirizzo era scritto per ultimo, in parte sulla nizza. In tal modo per aprire e leggere la lettera era necessario strappare la nizza, che non poteva essere ricostruita né imitata.

2. Città della Costa azzurra, dal 1388 appartenente insieme al suo entroterra ai Savoia che la tennero ininterrottamente – salvo la parentesi francese dal 1793 al 1814 – fino al 15 giugno 1860, quando fu ceduta alla Francia in cambio dell’aiuto ottenuto nella guerra contro l’Austria.



Nobile, Umberto (Lauro AV 21.1.1885 – Roma 30.7.1978). Esploratore, nel 1926 partecipò alla spedizione di Roald Amundsen che il 12 maggio sorvolò il polo nord con il dirigibile Norge. Il 24 maggio 1928 ripeté l’impresa col dirigibile Italia, che però durante il ritorno precipitò a nord delle Svalbard. Durante le ricerche della Tenda rossa con i sopravvissuti, per cui morì anche Amundsen, fu creata una ricca e spesso fantasiosa “documentazione” filatelica in cui figurano i bolli postali della nave-appoggio Città di Milano e persino il francobollo aereo da L. 1,20 con soprastampa privata sia sul fronte, in verde chiaro, che al retro, in nero.


Nocivo. Certe autorità filateliche definiscono così un francobollo o una serie, solitamente intestati a dei piccoli Stati, in tiratura limitata o in varie versioni, in mano a pochi operatori e di costo elevato, che giudicano dannosi per il collezionismo.


Nodo di Savoia 1. Detto anche nodo d’amore o nodo a otto è uno dei più antichi nodi d’arresto, oltre ad essere usato come fregio/simbolo nello stemma di casa Savoia e nella sua monetazione.

2. Particolare annullo muto fornito agli inizi del 1851 ad alcuni uffici postali del Regno di Sardegna per l’annullamento dei primi francobolli; ne furono approntati pochi esemplari, essendosi poi optato per un annullo più “distruttivo” formato di piccoli rombi.


Nolo caselle. Servizio consistente nell’affitto di una casella postale, ovvero un compartimento numerato di un casellario situato presso un ufficio postale, in cui viene deposta la corrispondenza diretta alla ditta o al privato che l’ha presa a nolo. In Austria e nel Regno Lombardo-Veneto il servizio fu previsto dal 1839, soggetto al pagamento di un “diritto di casella”; in Italia esiste dal dicembre 1862. Le caselle possono essere di vario formato, aperte o chiuse a chiave. Il nolo, pagato mensilmente, per un certo periodo fu rappresentato da francobolli applicati su un apposito modulo.


Nominale. Valore indicato su una carta-valore, corrispondente al prezzo di vendita.


Non admis. Annotazione o bollo che, in base agli accordi UPU di Roma del 1906, si doveva applicare sulle corrispondenze ordinarie o raccomandate respinte perché contenenti “monete aventi corso o no ed oggetti quali che sieno di cui sia vietata l’introduzione e la circolazione nel paese di destino”.


Non emesso. Carta-valore postale la cui emissione è stata bloccata all’ultimo momento per ragioni istituzionali o politiche, a causa di errori o per altri motivi: sovente una parte della tiratura effettuata viene salvata dalla distruzione e poi venduta ai collezionisti. Negli ultimi tempi è invalsa l’abitudine commerciale di estendere tale definizione ai saggi di francobolli mai portati a termine, in modo da aumentarne la richiesta e farne lievitare il prezzo.(vedi approfondimento in "Saperne di più")


Non francato e unfrankirt. Bolli previsti in sostituzione del P.D. dalla convenzione italo-germanica dell’11 maggio 1873, in vigore dall’1.11.1873, per contraddistinguere solo le corrispondenze non affrancate.Adottati anche per il Belgio dal 1.1.1874 e la Svizzera dal 1.2.1874, furono poi sostituiti con l’entrata in vigore dell’Unione generale delle poste nel 1875.


Nord Africa Aviazione. Compagnia aerea italiana che dal 1931 gestì la linea Tripoli-Sirte-Bengasi e dal 1934 la Bengasi-Derna-Amseat-Alessandria d’Egitto. Fu rilevata nel 1935 dall’Ala Littoria.


Normalizzato. Dicesi di formato delle corrispondenze rientrante nelle misure fissate dalle Poste con la nuova normativa del 1º luglio 1977 per agevolare la lavorazione automatizzata. Lettere e altri oggetti “non normalizzati” pagano le tariffe del secondo scaglione di peso anche se rientrano nel peso minimo.


Notata a libro. Antica definizione delle lettere registrate, poi dette raccomandate.


Notificazione atti giudiziari. Atto formale con cui ufficiali giudiziari, uscieri e messi comunali portano a conoscenza di una persona un documento di rilevanza giuridica che lo interessa. Dal 1923 la notificazione è ammessa anche per posta, a mezzo apposite buste e ricevute di ritorno di colore verde; l’affrancatura in raccomandazione di entrambe deve figurare interamente sul plico contenente i documenti, mentre sull’avviso di ricevimento si applica il talloncino di raccomandazione rosa delle corrispondenze di servizio. Le contravvenzioni elevate dalla Polizia della strada sono spedite con le stesse modalità, ma in buste di qualunque colore e ponendo l’affrancatura a carico del destinatario.


Notificazione atti tavolari. Estensione del precedente servizio a questi atti di natura immobiliare, presenti nel diritto austriaco e mantenuti nella Venezia Giulia e in Trentino-Alto Adige.


Notiziario di servizio. Titolo assunto dal Bollettino ufficiale del Ministero delle Poste dal 15 gennaio 1995, con il nuovo status di Poste Italiane, fino alla sua soppressione, con la fine del 1999.


Novara. Nel 1944 vi fu sistemata, in una palazzina dell’Istituto Geografico De Agostini, la Sezione distaccata del Poligrafico dello Stato, attrezzata con gli impianti che i tedeschi stavano per trafugare da Roma a Vienna. Funzionò fino all’autunno 1945, al servizio prima delle Poste repubblichine poi del Governo Militare Alleato.


Novità. In filatelia è una carta-valore postale di recente emissione o in programma.


Numerale. Annullatore in cui figura il solo numero distintivo dell’ufficio postale, che doveva essere affiancato dal bollo a data. Questi annulli, di forma geometrica variamente sagomata (circolare, ovale, rettangolare, a stella ecc.) comprendente punti, linee e sbarre, ebbero largo impiego nella seconda metà dell’Ottocento consentendo obliterazioni che s’imprimevano profondamente nel francobollo impedendone il riutilizzo ed evitando, grazie alla presenza del numero, che l’annullo potesse essere coperto da quello di un altro ufficio.


Numerario. Cifra in monete contanti. Con “affrancatura in numerario” si intendeva il pagamento della tassa postale effettuata in contanti direttamente nelle mani dell’agente postale, il quale indicava la somma ricevuta al retro della corrispondenza.


Numero di tavola. Numero progressivo o combinazione di lettere e numeri distintivo di ciascuna tavola da stampa, che appariva nel margine dei fogli di francobolli, segnatasse, marche postali fiscali (e anche interi postali, in cui però normalmente non figurano venendo rifilati durante il confezionamento) impressi da determinate stamperie: in Gran Bretagna dal 1864 al 1883 tale numero fu inserito anche nei singoli francobolli. Nelle carte-valori italiane fu introdotto dalla De La Rue nel 1863 con una doppia numerazione progressiva: una in un cerchio relativa alle tavole di uno stesso francobollo (poi abbandonata) e l’altra relativa a tutte le tavole, posta inizialmente in un rettangolo ad angoli sagomati e in seguito all’angolo esterno di ciascun gruppo. Fu mantenuta anche per i cilindri rotocalcografici, almeno nel decennio iniziale, con una piccola cifra affiancata ai puntini che identificano ciascuno dei 4 quarti. Il numero di tavola, stampato contemporaneamente agli esemplari e quindi nello stesso colore, non va confuso con la cifra in nero impressa dal numeratore dei fogli.


Nuovo. Dicesi di carta-valore postale che si trova ancora nelle condizioni in cui venne venduta dall’Amministrazione postale: salvo alcuni casi particolari, gli esemplari nuovi senza gomma provengono invece da corrispondenze sfuggite all’annullo.


NVI (No Value Indicator). Termine che indica le carte-valori postali in cui è assente l’indicazione del valore. A metà Ottocento i francobolli di alcuni possedimenti britannici (in Europa le Isole Ionie) furono differenziati soltanto dal colore, per risparmiare sulle incisioni e le lastre. Oggi invece questo sistema è usato in occasione di cambi tariffari con l’aumento deciso all’ultimo momento (francobolli degli Stati Uniti con una lettera maiuscola in luogo della cifra) o per evitare la necessità di integrazioni in caso di variazioni tariffarie (francobolli britannici intestati 1st Class e 2nd Class e interi postali di molti Paesi con indicazione Postage Paid o Taxe Perçue). Ridicolo il caso delle cartoline postali italiane del 1998 per la Giornata olimpica, recanti il francobollo NVI e in basso a sinistra il prezzo di vendita, 1400 lire!