I termini, le accezioni, le sigle usate nella normativa delle Poste, nella consuetudine postale e dai collezionisti,e le località e i personaggi della storia postale.

di Franco FIlanci, AIFSP

Obliterazione. Annullamento, annullo, cancellazione.


Occasione. Persona o tramite cui affidare una lettera per l’inoltro fuori dei canali postali. Molto frequente nella locuzione “occasione particolare”, ovvero un “espresso”.


Occupazioni. Definizione filatelica di tutti i territori che sono stati occupati durante i vari conflitti, in cui si ebbero emissioni di francobolli a vario titolo.


OCV, vedi Officina Carte Valori


Odontometro. Strumento filatelico ideato nel 1866 dal dottor Jacques Amable Legrand (1820-1912), uno dei primi filatelisti “scientifici”, per misurare il passo della dentellatura, o più precisamente il numero di denti (in greco odontes) presenti nello spazio convenzionale di 2 cm. Può essere composto da punti neri allineati, della grandezza dei fori della perforazione, o da linee verticali convergenti, anch’esse variamente distanziate, su cui si fanno coincidere i dentelli del francobollo. Ne sono stati realizzati di tutti i tipi, talvolta cervellotici, che misurano non solo le tradizionali differenze di 1/4 di dentello ma anche decimi di dentello o persino meno (il che è ben poco determinante se si considera che la carta può restringersi o dilatarsi facilmente a seguito di lavaggio, umidità e pressione): ora esistono anche modelli elettronici.


Officina. Ufficio (di posta), accezione in uso nel Regno delle Due Sicilie.


Officina Calcografica Italiana. Stamperia della ditta Calzone di Roma, attrezzata con macchine calcografiche di produzione statunitense, che nel 1905-06 ottenne l’appalto per la fornitura del 15 c. Michetti e dei nuovi francobolli ordinari sammarinesi del 1907, in attesa che anche l’Officina Carte Valori governativa ne fosse dotata.


Officina Carte Valori. La prima stamperia governativa italiana, inaugurata il 1º novembre 1865 a Torino in via Carlo Alberto 10, con impianti e tecnologie forniti dalla Thomas De La Rue di Londra (i perforatori dal governo britannico), e con personale addestrato anch’esso in Gran Bretagna (per l’esattezza tre tecnici più il direttore Giacinto Berruti). Voluta dal ministro delle finanze Quintino Sella per affrancare l’Italia dalla dipendenza dall’estero per produzioni di elevata qualità, ha fornito per oltre 60 anni francobolli e segnatasse, marche da bollo di vario tipo, cartoline e biglietti postali, bollettini di spedizione, cartoline e moduli vaglia, buoni del Tesoro, cartelle e certificati del Debito pubblico, oltre a stampati d’ogni tipo richiesti dall’Amministrazione dello Stato. Entrata in difficoltà dopo la Grande Guerra, tanto da rendere necessario il ricorso a stamperie private come quella di Enrico Petiti, dal 1925 è stata affiancata dallo Stabilimento Poligrafico per l’Amministrazione dello Stato, di Roma, finché nel 1928 entrambe confluirono nel nuovo e più moderno Istituto Poligrafico dello Stato.


Offset (in inglese decalco). Procedimento di stampa su rotativa derivato dalla litografia, in cui testi e immagini sono fissate fotochimicamente su una lastra di zinco, anziché sulla pietra, e l’impronta inchiostrata è riportata prima su un cilindro gommato e poi da questo trasferita sul foglio: in tal modo l’usura della lastra è minore e l’acqua usata per tenere umida la lastra non bagna la carta. Come nella litografia, la stampa offset si rileva dall’assenza di pressione al retro del foglio o di rilievo delle linee più inchiostrate e, a forte ingrandimento, dall’uniforme stesura dell’inchiostro.


Olografia. Tecnica di riproduzione di immagini che consente effetti tridimensionali o di movimento mediante l’impiego della radiazione monocromatica emessa da un laser. Inventata nel 1948 dal fisico britannico di origine ungherese Dennis Gàbor, premio Nobel 1971, nel tentativo di rendere visibili gli atomi, poté essere messa a punto solo alla fine degli anni ‘60 con l’impiego della luce laser. Utilizzata per la realizzazione di piccole immagini policrome usate come sistema di sicurezza, specie nelle carte di credito, ha debuttato anche in filatelia (è stata usata da San Marino nel 1993) seppure con risultati non entusiasmanti: per ottenere un miglior effetto tridimensionale bisogna porre la stampa sotto una forte luce.


Oltreappennino modenese. La parte del Ducato di Modena posta sul versante tirrenico che nel giugno 1859 chiese e ottenne l’immediata annessione al Regno di Sardegna. Diversamente dagli altri uffici postali modenesi, che continuarono a usare i valori estensi fino alla comparsa della nuova serie con stemma di Savoia, gli uffici di Massa Carrara, Carrara, Aulla, Castelnuovo di Garfagnana, Fivizzano ecc., posti alle dipendenze della Direzione di Genova, dal 15 giugno al 15 ottobre 1859 usarono i francobolli sardi, malgrado che il territorio fosse stato reintegrato nelle Provincie modenesi fin dal 24 giugno.


Oltre Giuba. Fascia di territorio del Kenia posta a ovest del fiume Giuba che, in seguito agli accordi di Londra del 1915 per l’ingresso italiano in guerra a fianco di Francia e Gran Bretagna, quest’ultima cedette all’Italia il 29 giugno 1925. Dopo un anno esatto di amministrazione autonoma – che vide l’impiego nei 5 uffici postali esistenti (Afmadù, Chisimaio, Giumbo, Gobuin e Serenli) di ben 75 francobolli, comprese 4 serie commemorative, e 5 interi postali – il 29 giugno 1926 fu annessa alla Somalia italiana.


Oltremare. 1. Territori posti al di là del mare, con riferimento generico a tutti i paesi non europei.

2. La Sardegna, in contrapposizione alla terraferma, in base alla definizione di “regi Stati continentali e d’oltremare” usata per gli Stati sardi e anche per il Regno d’Italia ai suoi inizi.

3. Tonalità di azzurro tipica del lapislazzulo.


Oltrepò mantovano. Distretto della provincia di Mantova posto al di là del Po da cui gli austriaci si ritirarono nel giugno 1859 e che fu subito annesso al Piemonte insieme alla Lombardia; nel fissare i nuovi confini il trattato di pace di Zurigo del 10 novembre seguente restituì invece questi territori all’Austria. Da metà luglio a metà dicembre 1859 gli uffici postali della zona – Gonzaga, Moglia di Gonzaga, Revere, San Benedetto, Sèrmide e Suzzara – usarono perciò i francobolli sardi, che con questi annulli sono molto ricercati sin da quando Leopoldo Rivolta ne trattò in un suo studio, nel 1913.


Omnibus (dal latino per tutti). Nome delle autovetture in servizio pubblico, poi definite corriere.


Omonimia. Identità di nome e cognome, che provocava disguidi ai tempi in cui la posta era distribuita in ufficio, e le famiglie erano numerose. In caso di lettera consegnata alla persona sbagliata e “da questa restituita dissuggellata, la si richiude apponendo il suggello dell’Ufizio a ceralacca accanto a quello lacerato e si invita la persona omonima a firmare a tergo della lettera la seguente dichiarazione Aperta per conformità di nome e cognome. Se la persona omonima ricusa di sottoscrivere la mentovata dichiarazione oppure se è illetterata, l’Ufiziale di posta scrive a tergo della lettera Aperta per conformità di nome e cognome dal Sig.… che ricusò certificarlo oppure che dichiara essere illetterato.”


ONU. Organizzazione delle Nazioni Unite. Erede della Società delle Nazioni, questa organizzazione internazionale di Stati ha come fini la salvaguardia della pace, la sicurezza mondiale e la cooperazione culturale, economica e sociale. Costituita dalle Grandi Potenze alleate durante la 2ª Guerra mondiale, dal 1951 ha sede a New York, dove dispone di un ufficio postale con propri francobolli. Altri uffici ebbe poi a Ginevra e a Vienna. Il consiglio di sicurezza dell’ONU può disporre l’invio nelle aree di crisi di reparti militari con compiti di pacificazione e di controllo; come caschi blu hanno operato anche reparti italiani, normalmente dotati di propri uffici di posta militare.


Opere del regime. Serie di cartoline postali ordinarie emesse a partire dall’ottobre 1931, che a fianco dell’indirizzo recano vignette riproducenti palazzi, stadi, strade, ponti, restauri, bonifiche e altre opere realizzate dal regime fascista. Un anno dopo, a seguito delle proteste per lo spazio rubato alla comunicazione, furono affiancate da tipi senza vignetta e dal dicembre 1933 sostituite da altre cartoline con vignetta turistica.


Ordinario. 1. Viaggio di posta con cadenza regolare.

2. Francobollo, intero postale o serie di uso normale, anche per servizi espressi o aerei, emesso senza limiti di validità e normalmente non celebrativo né destinato a particolari occasioni. In Italia a partire dal 1940 queste carte-valori sono emesse in base a Decreti ministeriali, il che ha portato negli anni ‘70 a inventare anche i valori “semiordinari”, cioè francobolli tematici decisi autonomamente dal Ministero delle Poste. Con il crescere delle emissioni celebrative, che da eccezione sono diventate la norma, e il calo nell’uso dei francobolli, sempre più penalizzato, la funzione degli ordinari si è praticamente persa, soprattutto dopo la riduzione del tariffario a poche voci.


Ortspostmarke (francobollo di posta locale). Termine tedesco che appare in soprastampa, insieme allo stemma austriaco e a un nuovo valore, sulle marche italiane non dentellate R.Gabelle e R.Privative riciclate per un servizio di recapito che avrebbero dovuto svolgere gli Etappenpostamt nel Veneto invaso. Furono approntate serie di quattro valori (1 c. per cartoline e stampe, 2 c. per lettere, 3 c. per raccomandate, 4 c. per stampe oltre i 50 g) per ciascuno degli uffici, così da ricavare anche qualche soldo dai collezionisti. All’ultimo momento il servizio fu però vietato dal Direttore generale della Posta militare austriaca, anche se la mattina del 15 giugno 1918 a Udine qualche esemplare venne regolarmente usato.


Ostensibile. Arcaico, detto di lettera che può essere mostrata ad altri: contrario di confidenziale.


Ostia. Dischetto di gomma arabica o altro materiale adesivo che nell’800 veniva usato per sigillare le lettere, infilandolo tra i lembi di chiusura e riscaldandolo.


Ottangolare. Definizione postale ufficiale del bollo ottagonale introdotto il 1º luglio 1883 per le collettorie di 1ª classe, da quel momento abilitate al servizio delle raccomandate, dei vaglia fino a 50 lire e dei pacchi postali.