Quando una varietà diventa interessante

Fino ai primi dell'Ottocento i collezionisti apprezzavano molto i francobolli frutto di sviste macroscopiche e godibili, dai centri capovolti agli errori di colore, dall'assenza totale di dentellatura ai tête-bêche, specie se erano davvero finiti in uso. Oggi abbondano invece catalogazioni e segnalazioni di varietà che sono semplicemente francobolli mal riusciti (dentellature molto spostate o mancanti su qualche lato ecc.) quando non dei veri sgorbi, o freaks come dicono gli inglesi (colori fuori registro, doppie e triple stampe di cui magari una capovolta ecc.) che possono interessare solo chi specializza i metodi di stampa; e un esempio per tipo é più che sufficiente. Si tratta comunque di un'anomalia tutta filatelica: un collezionista di stampe del Goya potrebbe anche apprezzare un Capriccio stampato in rosso bruno, ma non ne accetterebbe mai uno con una doppia stampa, peggio se diritta e capovolta. Fa quindi piacere vedere una varietà come questa, in cui il forte spostamento di dentellatura crea un francobollo decisamente originale, completo e con effigie integra ma con dicitura e valore in basso; e che non sia uno scarto uscito chissà come dalla stamperia é confermato dal regolare impiego postale.