Ieri ci ha lasciato Franco Filanci, figura di riferimento per generazioni di filatelici e studiosi di storia postale. La sua vita è stata un viaggio appassionato tra francobolli, documenti e racconti che hanno reso viva la memoria collettiva del nostro Paese.
Filanci non è stato solo un presidente, ma un vero e proprio maestro: con la sua competenza, la sua disponibilità e la sua capacità di coinvolgere, ha saputo trasformare la filatelia da semplice hobby a disciplina di studio e di ricerca. Ogni pagina scritta portava con sé l’entusiasmo di chi credeva nel valore della storia raccontata attraverso i segni della corrispondenza.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ricorderà la sua gentilezza, la sua pazienza nel condividere il sapere e la sua capacità di unire le persone attorno alla passione per la filatelia. L’Accademia Italiana di Filatelia e di Storia Postale, che ha guidato con dedizione, oggi piange la perdita di un punto di riferimento, ma celebra anche l’eredità di un uomo che ha reso grande la cultura postale italiana.
Grazie, Franco, per averci insegnato a guardare oltre il francobollo, per averci mostrato che ogni timbro, ogni lettera, ogni segnaposto racconta una storia. La tua assenza lascerà un vuoto, ma il tuo esempio continuerà a ispirare chi, come te, crede nel valore della memoria e della condivisione.
Il Presidente di AIFSP
Thomas Mathà
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Ho avuto il privilegio di incontrare, conoscere ed essere in amicizia con Franco.
Franco è stato e resterà un MAESTRO: sapeva rivelarti cose che non si trovano sui libri; riusciva a farti colloquiare con la STORIA.
Roberto Monticini
Franco è stato e resterà un MAESTRO: sapeva rivelarti cose che non si trovano sui libri; riusciva a farti colloquiare con la STORIA.
Roberto Monticini
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Lo avevo incontrato qualche tempo fa a Reggio Emilia e come sempre ci siamo intrattenuti a conversare.
Mi è molto dispiaciuto aver saputo oggi della sua scomparsa.
Era molto interessato alla posta aerea e condividevo con lui molti punti di vista a riguardo. Molti dei nostri soci lo conoscevano bene, in primis il nostro compianto presidente Fiorenzo Longhi. Ne abbiamo voluto quindi ricordare la memoria con un messaggio ai nostri soci.
Aggiungo qui un felice ricordo personale, che conservo con affetto, quando ricevetti un suo messaggio, nel 2016, in cui mi chiedeva di pubblicare sulla rivista "Storie di Posta", avendola apprezzata, i contenuti di una presentazione che avevo realizzato nell'ambito dei "Colloqui" di Prato dell'anno precedente, dal titolo "La posta, un mezzo veloce per veicolare i buoni sentimenti", poi rielaborato in termini di "Le Ali veloci dell'amore".
Il presidente Paolo Tondo e tutto il Consiglio AIDA, inviano le più sentite condoglianze.
Cordiali Saluti.
Flavio Riccitelli
Segreteria AIDA
Mi è molto dispiaciuto aver saputo oggi della sua scomparsa.
Era molto interessato alla posta aerea e condividevo con lui molti punti di vista a riguardo. Molti dei nostri soci lo conoscevano bene, in primis il nostro compianto presidente Fiorenzo Longhi. Ne abbiamo voluto quindi ricordare la memoria con un messaggio ai nostri soci.
Aggiungo qui un felice ricordo personale, che conservo con affetto, quando ricevetti un suo messaggio, nel 2016, in cui mi chiedeva di pubblicare sulla rivista "Storie di Posta", avendola apprezzata, i contenuti di una presentazione che avevo realizzato nell'ambito dei "Colloqui" di Prato dell'anno precedente, dal titolo "La posta, un mezzo veloce per veicolare i buoni sentimenti", poi rielaborato in termini di "Le Ali veloci dell'amore".
Il presidente Paolo Tondo e tutto il Consiglio AIDA, inviano le più sentite condoglianze.
Cordiali Saluti.
Flavio Riccitelli
Segreteria AIDA
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Che brutta notizia!!! Franco è stato lo scrittore filatelico che più di tutti ha ispirato l'hobby più bello e duraturo della mia vita. Grazie ai suoi disegni, al suo sarcasmo, ma soprattutto alla sua grande preparazione tecnica ed esperienza storico-filatelica, è stato un pilastro della filatelia italiana. E lo è stato fino all'ultimo, prestando la sua penna e la sua passione all'Accademia di Filatelia e Storia Postale. Voglio ricordarlo, in particolare, con un piccolo grande regalo che mi fece anni fa: l'intestazione grafica del mio
giornalino filatelico (philweb.it) che mi donò quando cambiai la grafica al sito, riuscendo a tirar fuori una illustrazione geniale e innovativa - come lui sapeva sempre fare - da una semplice foto del mio matrimonio. Mi mancherà! Ciao Franco ❤️
Francesco De Carlo
Collezionista e autore di Philweb.it
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Nel 2017 l’Unione Stampa Filatelica Italiana decise, per felice coincidenza, di riunire Franco e me per i suoi riconoscimenti annuali: a lui assegnò il premio Renato Russo, a me il Fulvio Apollonio. Fu un momento di sincera gioia, una sorta di ritorno alle origini della nostra amicizia, che affonda le sue radici in tempi lontani — forse a Torino ’69 — e che si rinsaldò fra i saliscendi di Ischia, durante la memorabile escursione di Europa ’70, quando, su un furgoncino, insieme a mia moglie, visitammo i punti più attraenti dell’isola.
Col passare degli anni i nostri percorsi si separarono un poco: io divenni giurato, lui espositore a Belgica ’72. La sua visione della tematica era profondamente personale, fondamentalmente fuori dagli schemi di giudizio, ma mostrava una cultura filatelica vasta, autentica, da cui tutti gli altri espositori avrebbero potuto apprendere molto.
Di Franco ho continuato a seguire con ammirazione gli scritti: densi, coerenti, sorretti da un rigore di metodo che non sacrificava mai la passione. Il suo Novellario rappresenta un lascito prezioso, una guida a tutto campo per chi desidera capire davvero che cosa siano la filatelia e la storia della posta del nostro Paese: una disciplina animata da curiosità, sentimento e amore per la conoscenza, come lui ha saputo viverla e trasmetterla.
R.I.P.
Giancarlo Morolli
Nel 2017 l’Unione Stampa Filatelica Italiana decise, per felice coincidenza, di riunire Franco e me per i suoi riconoscimenti annuali: a lui assegnò il premio Renato Russo, a me il Fulvio Apollonio. Fu un momento di sincera gioia, una sorta di ritorno alle origini della nostra amicizia, che affonda le sue radici in tempi lontani — forse a Torino ’69 — e che si rinsaldò fra i saliscendi di Ischia, durante la memorabile escursione di Europa ’70, quando, su un furgoncino, insieme a mia moglie, visitammo i punti più attraenti dell’isola.
Col passare degli anni i nostri percorsi si separarono un poco: io divenni giurato, lui espositore a Belgica ’72. La sua visione della tematica era profondamente personale, fondamentalmente fuori dagli schemi di giudizio, ma mostrava una cultura filatelica vasta, autentica, da cui tutti gli altri espositori avrebbero potuto apprendere molto.
Di Franco ho continuato a seguire con ammirazione gli scritti: densi, coerenti, sorretti da un rigore di metodo che non sacrificava mai la passione. Il suo Novellario rappresenta un lascito prezioso, una guida a tutto campo per chi desidera capire davvero che cosa siano la filatelia e la storia della posta del nostro Paese: una disciplina animata da curiosità, sentimento e amore per la conoscenza, come lui ha saputo viverla e trasmetterla.
R.I.P.
Giancarlo Morolli

