Storie di Posta - Storie di Posta - Volume tre - nuova serie

Maggio 2011

112 pagine, 14 euro (abbonamento a 2 numeri 22 euro)
CIF/Unificato

Il punto. E le virgole

La vie en rose l’opinione di Franco Filanci
“Se l’Italia ha compiuto 150 anni, la filatelia ne conta almeno una decina in più, visto che persino qualcuna delle teste coronate che si dividevano la nostra penisola – la duchessa di Parma, tanto per non far nomi – si dilettava a metter da parte francobolli, e non solo quelli del suo reame. E tutti questi anni, secondo alcuni, madame Filatelia li sta portando molto male, soprattutto da qualche tempo. Ma è vero? O non è piuttosto il mondo filatelico che è vecchio e addirittura decrepito? Un mondo pieno di acciacchi dovuti non solo al tempo, ma soprattutto alle pessime abitudini sedimentate e ingigantite nell’ultimo secolo. Un mondo dove mentalità, regole e interessi in molti casi sono ormai lontani le mille miglia rispetto alla realtà, e non se ne rende neppure conto…” (2 pagine)

La posta in gioco l’opinione postale di Enrico Veschi

“L’alba del 2011 ha visto cadere l’ultimo dei grandi monopoli statali, quello concernente il trattamento delle corrispondenze – dall’impostazione al recapito – e il trasporto dei pacchi. Fino al 2010 la liberalizzazione era limitata agli invii di corrispondenze di peso superiore ai 350 grammi. Nel 1998 era già caduto l’altro residuo monopolio di Stato: quello riguardante il commercio dei tabacchi. La liberalizzazione del mercato postale ha fatto giustizia di una “riserva” nata secoli fa non certo per offrire una tutela o garanzia a chi utilizzava la posta ma perché il servizio costituiva una fonte di entrate non trascurabili per chi lo gestiva. Quando “il Principe” si rese conto di quanto fossero cresciuti gli scambi epistolari e dell’opportunità economica che ne poteva ricavare se il servizio fosse stato gestito in esclusiva, lo dichiarò riservato a se medesimo, prima, e allo Stato poi. E provvide anche alla sua organizzazione in forma amministrativa…” (2 pagine)

Caramelle da collezionauti l’opinione di mercato di Paolo Deambrosi
“Fin dalla loro prima apparizione sul mercato, le due principali caratteristiche che hanno decretato il loro successo, furono la conservazione e la facilità di trasporto. Si conservavano anche per mesi e stavano in tasca e nella borsetta. Prima i bambini, ma subito dopo anche gli adulti e in particolare gli anziani, ne divennero grandi consumatori. Erano così attraenti che spesso venivano purtroppo utilizzate anche come esca per losche azioni. Di che parlo? Ma delle caramelle, naturalmente!…” (2 pagine)

Nino Barberis
È DI SCENA L’ITALIA
Quando una nazione si trasforma in personaggio
Nel centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia andiamo alla scoperta di questa giovane (ma non troppo) signora altera e conturbante persino sulle carte-valori, statuaria, formosa, dolce e bellicosa, che ama avvolgersi nel tricolore e cingersi il capo non dell'elmo di Scipio ma di stelle, mura e torrioni
(10 pagine, 31 illustrazioni)


Clemente Fedele e Francesco Luraschi 


I BOLLI DEL PUTINATI
Milano 1838, l’imperial regia fornitura di bolli postali
Mentre in Gran Bretagna si stava studiando una riforma rivoluzionaria per la posta, a Vienna l’Aulica Superiorità valutava se fosse il caso di rinnovare i bolli postali del Regno lombardo-veneto, magari ammodernandoli con l’aggiunta della data, e di commissionarli a Milano a un famoso incisore di medaglie.
Con 75 documenti riportati e la tabella dei bolli
(38 pagine, 28 illustrazioni)

Franco Filanci 


MODELLO POSTE (2ª parte)
Moduli, etichette, buste e stampati postali dell’800
La modulistica postale, un’espressione del tempo in cui precisione e documentazione erano parte integrante del servizio. E proprio per questo un elemento base, nel bene e nel male, della storia postale dei due secoli appena trascorsi. Con l’Elenco degli stampati in uso nell’Ottocento 
(16 pagine, 12 illustrazioni)

Enrico Veschi & Luigi Ruggero Cataldi 


IL SIGNOR DIRETTORE PROVINCIALE
Figure e uomini della vecchia Posta
“Se in italiano “provinciale” suona talvolta vagamente spregiativo alludendo a mentalità, operatività e gusti piuttosto arretrati, questo non è il nostro caso. Nell’assetto strutturale dell’Amministrazione postale italiana, la Direzione provinciale ha rappresentato per 126 anni l’organo di gestione immediata dei servizi attraverso il controllo e la supervisione degli uffici esecutivi del territorio provinciale. La struttura portante di tutta l’organizzazione postale nazionale, costituita da una fitta rete di unità operative di vario livello e complessità, legate fra loro da sfere di competenza territoriale e funzionale, trovava infatti un valido e insostituibile supporto proprio nella Direzione provinciale che, unitamente agli uffici operanti a livello periferico, rappresentava la base della cosiddetta piramide aziendale…” (10 pagine, 9 illustrazioni)

Spunti & Appunti a cura di Franco Filanci
Unico, inedito, mai visto. Anzi, no! Abitudini filateliche fuori controllo (Luigi Ruggero Cataldi)
Un perforatore per case poco popolari. In filatelia non si osserva mai abbastanza (Marcello Manelli)
L’annullo rivelatore. Il diavolo fa le lettere ma non i controlli (Achille Vanara)
Cartoline militari in doppia analisi. Breve indagine semiotica su cose (forse) di poco conto (Edo Mezzera e Riccardo Ajolfi)
Scoperta la fonte ma non la realtà. Il caso, parte seconda (Joseph Geraci)
Un centenario + 2 a doppia cifra. Ma quando sono entrati in uso i bolli frazionari? (Luigi Ruggero Cataldi)
Da fondino di sicurezza a fondo tinta. Una stampa invisibile modello italo-franco-britannico (Franco Filanci)

 
Cronache d’altri tempi a cura di Enrico Bertazzoli
La posta al volo Da “Le ali d’Italia” del 1929

A futura memoria a cura di Danilo Bogoni
Tariffe e Paesi tuoi – Un costo politico – Aumenti da livido – Via vai da Cap(ogiro) – Un bacino postale – % tra meno e più – L’affrancabollatrice ¬– Prodotti editoriali

Il Club dell’Occhio Attento a cura di Clemente Fedele e Franco Filanci
Come festeggiare un amico e un’idea (Posta per Aldo, Scritti di amici in onore di Aldo Cecchi per il suo ottantesimo compleanno, a cura di Bruno Crevato-Selvaggi))
Nella ricerca l’archivio batte il listino (I servizi postali a Gandino, di Mario Carrara)***
Un riepilogo troppo ordinario (Serie ordinarie d’Italia, di Autori vari)
Più che un libro una strenna. Beneaugurante (Auguri di Buon Natale, di Walter Fochesato)
Editoria innovativa, testi un po’ meno (La storia a passi di posta, seimila anni di storia postale, di Maria Grazia Dosio)
Quando la posta era un problema politico (La posta del Levante, di Massimiliano Pezzi)***
La grandiosità e il fornello (Gli edifici postali in Italia durante il fascismo, di Edith Neudecker)
Le banane hanno un ricco sapore postale (Banane della Guadalupa e di Martinica)
Francobolli tra colonialismo e nostalgia (Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia, di Riccardo Bodo e Danilo Bogoni)
La storia della posta è cosa seria (La tirannia dell’e-mail, di John Freeman)***
In breve ma non troppo (Cosa giusta non è! di Antonio Meduri; Roma 60, i vincitori di medaglie olimpiche, di Alvaro Trucchi; Danza macabra europea, di Alberto Martini; Garibaldi graffiti, di Eupremio Malorzo e Massimo Novelli; La storia falsa, di Luciano Canfora; Colloquio col padre, di Paola Fertitta)


Camera con Svista
Bozze da pesca. Una busta per controllo bozze, per nulla pubblicitaria