I termini, le accezioni, le sigle usate nella normativa delle Poste, nella consuetudine postale e dai collezionisti,e le località e i personaggi della storia postale.

di Franco FIlanci, AIFSP

Udine. Città e provincia del Veneto, divenuta italiana a seguito della guerra del 1866. Il 24 gennaio 1923 la provincia fu ampliata con il goriziano e ribattezzata “provincia del Friuli”, e tale rimase fino al 1947, anche se dal 12 gennaio 1927 la parte più orientale andò a formare la provincia di Gorizia. Rimasta sotto controllo alleato insieme alla Venezia Giulia anche dopo la restituzione alla sovranità italiana di tutto il territorio metropolitano (1º gennaio 1946), tornò definitivamente all’Italia nel settembre 1947 ma inserita nella nuova regione “Friuli-Venezia Giulia” come “provincia di Udine”.

Durante l’occupazione austriaca del Veneto il municipio di Udine istituì un servizio di recapito a domicilio delle corrispondenze giunte all’Etappenpostamt del capoluogo, anche per evitare ai cittadini di recarsi all’ufficio postale nemico; sulle corrispondenze, escluse quelle della Croce Rossa provenienti dall’Italia, veniva apposta una speciale marca-segnatasse da 10 c., di solito preannullata. Il servizio funzionò dal 12 luglio all’ottobre 1918, utilizzando circa un terzo delle 9.600 marche stampate.


Ufficiale postale. Impiegato di grado superiore, che al pari di Direttori, Capi d’Ufficio e Ispettori, era di nomina reale.


Ufficio dei Corrieri. Sezione delle Direzioni locali in cui vi era servizio della Posta-cavalli; “si fissano i posti pei viaggiatori, si ricevono e si consegnano gruppi, merci e simili secondo la tariffa approvata” (Regolamento 1861)


Ufficio di Cassa. Ufficio “istituito presso di ogni Direzione di Compartimento… in cui solo concentrati i fondi derivanti dal servizio dei vaglia di tutti gli Uffici del Compartimento e la provvista dei francobolli” (DLg 15.12.1860). “In quest’Ufizio sarà tenuto il deposito e l’amministrazione dei francobolli, e saranno i medesimi somministrati… a tutti gli Ufizi del Compartimento” (Regolamento 1861)


Ufficio di francatura. Sezione delle Direzioni locali a cui “è attribuita la vendita dei francobolli a minuto, e la somministrazione dei medesimi ai rivenditori autorizzati, nonché la distribuzione delle lettere e pieghi ai godenti franchigia.” Doveva inoltre “fornire al Pubblico tutte le notizie di cui fosse richiesto circa al peso delle lettere, dei pieghi e delle stampe, e alle tasse relative” anche se il quadro con le tasse per l’interno e per l’estero doveva essere affisso sia allo sportello che all’interno dell’ufficio. (Regolamento 1861)


Ufficio di Sanità. Uffici che si occupava del controllo di persone e merci in transito per evitare il diffondersi di epidemie. I capitani di navi sia italiane che estere “approdate a qualunque parte del regno” dovevano “consegnare le lettere, i pieghi ed i giornali portati non solo da essi ma eziandio dai loro uomini e dai passaggeri, all’Ufizio di Sanità locale, che le rimette all’Ufizio di posta.” (Istruzioni 1861)


Ufficio di vigilanza sui reclami del pubblico. Istituito nel 1911.


Ufficio filatelico. Organo centrale dell’Amministrazione postale o finanziaria che cura la vendita delle carte-valori postali richieste da collezionisti e commercianti. Quello italiano fu istituito il 1º aprile 1926, quello sammarinese nel gennaio 1945.


Ufficio postale (curioso l’uso nell’Ottocento delle dizioni ufizio, uffizio, ufficio anche contemporaneamente nello stesso testo). Luogo aperto al pubblico in cui vengono espletati i servizi postali. Nell’Ottocento era un piccolo locale con una buca per le lettere nel muro esterno, in cui il pubblico aveva pochissimo spazio a disposizione; un tavolino per scrivere e compilare moduli arrivò solo nell’ultimo decennio del secolo, con l’istituzione del Ministero delle Poste e Telegrafi, mentre nei capoluoghi si iniziava a costruire sontuosi palazzi per le locali Direzioni. Gli uffici postali sono da sempre divisi a seconda dell’importanza e del rendimento in direzioni, uffici primari, secondari, succursali, distribuzioni, ricevitorie, agenzie, recapiti, filiali, con definizioni variate nel tempo. Alcuni uffici sono istituiti per breve tempo: temporanei, solitamente in sedi di mostre e fiere, oppure distaccati, in occasione di manifestazioni. Ancora negli anni ’80 del Novecento esistevano anche uffici mobili, ambulanti e natanti. Direzioni, uffici primari e ambulanti un tempo erano stabiliti o soppressi con decreto reale, gli altri con decreto ministeriale.


Ufficio postale all’estero. Ufficio di posta istituito in altri Paesi, solitamente presso le sedi consolari,


Ufficio rifiuti. Ufficio delle Direzioni Compartimentali in cui “si concentrano tutte le corrispondenze inesitate del Compartimento, e si provvede al vario ed ulteriore loro destino” (Regolamento 1861)


Ufficio secondario. Ufficio postale situato nei centri minori, condotto da un commesso a cui carico andavano le spese di arredamento e gestione,”tranne gli utensili e gli stampati necessari al servizio, non che le spese per la costruzione della buca” (Regolamento 1861).


Ufficio Stampa. Ufficio centrale dell’Amministrazione postale istituito nel 1906.


Uffizio o Ufizio. Versione ottocentesca di Ufficio, normalmente scritto con l’iniziale maiuscola.


Ugliano. Isola di fronte a Zara occupata dall’Italia nell’aprile 1941, il cui Comandante di presidio fece soprastampare francobolli e cartoline con la dicitura “Occupazione ITALIANA 12 aprile 1941-XIX”. Il Commissario Civile della Dalmazia, che verbalmente aveva dato il suo assenso, il 16 aprile ordinò di sospendere l’emissione: qualche esemplare fu annullato con il bollo di Preko.


UIT, vedi Unione Internazionale dei Telegrafi


Umberto I (Torino 14.3.1844 - Monza MI 29.7.1900). Figlio di Vittorio Emanuele II di Savoia e di Maria Adelaide di Asburgo-Lorena, secondo re d’Italia. Salito al trono nel gennaio 1878, influì in modo autoritario e conservatore sulla vita politica italiana e fu coinvolto anche negli scandali che agitarono l’Italia a fine secolo. Nel 1898 giunse a concedere un’onorificenza al generale Bava Beccaris, che aveva represso nel sangue le proteste popolari di Milano, per “i servizi resi alle istituzioni e alla civiltà”; per questo due anni dopo Gaetano Bresci lo assassinò. La sua effigie, incisa da Lodovico Bigola, figura su tutte le carte valori ordinarie del periodo; appare anche insieme alla moglie, la cugina Margherita di Savoia, sulla cartolina per il 25º anniversario della presa di Roma e su un francobollo non emesso per le regali nozze d’argento.


Umberto II (Racconigi CN 15.9.1904 - Ginevra 18.3.1993). Figlio di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montengro, quarto re d’Italia. Il 5 giugno 1944 il padre, in partenza per l’esilio egiziano, lo nominò Luogotenente generale del Regno affidandogli di fatto tutti i poteri, ma fu solo dopo la sua formale abdicazione, il 9 maggio 1946, che Umberto poté cingere la corona, anche se non “per volontà della Nazione” come i suoi predecessori, essendo alle porte il Referendum istituzionale. Il quale in effetti gli fu contrario, costringendolo a lasciare l’Italia il 13 giugno 1946; si stabilì a Cascais in Portogallo, col titolo di Conte di Sarre. La sua immagine appare solo sulla serie emessa nel 1930 per il suo matrimonio con Maria José, figlia di Alberto I del Belgio, e su alcune cartoline militari in franchigia.


Unicum. Termine filatelico indicante un francobollo o altro pezzo da collezione di cui si conosce un solo esemplare.


Unione Generale delle Poste. Convenzione postale multinazionale sottoscritta a Berna il 9 ottobre 1874 da Austria, Belgio, Danimarca, Egitto, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria, ed entrata in vigore il 1º luglio 1875; i paesi aderenti formavano un solo territorio postale nello scambio delle corrispondenze e dei vaglia, sulla base di tariffe uniformi che erano interamente trattenute dal paese mittente. A Berna fu anche istituito un Ufficio centrale, le cui spese erano divise fra tutti i Paesi aderenti, con compito di controllo e di promozione. Tale istituzione trae origine dal Congresso postale di Parigi del 1863, in cui si era per la prima volta tentato di stendere dei principi generali per le Convenzioni, che allora si firmavano solo fra due Stati, e dagli ottimi risultati dell’Unione postale dei paesi tedeschi. Con l’adesione di molti altri paesi, fra cui la Francia il 1º gennaio 1876, già il seguente congresso di Parigi la trasformò in Unione Postale Universale.


Unione Internazionale dei Telegrafi. Tra le prime organizzazioni internazionali, nata nel maggio 1865 con la firma da parte di dodici paesi della Convenzione internazionale del telegrafo.


Unione Postale Universale. Organismo internazionale sorto nel 1878 al Congresso di Parigi a seguito dell’ampliamento dell’Unione Generale delle Poste. Dal 1947 è un’istituzione specializzata delle Nazioni Unite, pur mantenendo la sede a Berna. Il regime di reciprocità, con l’abolizione della contabilizzazione degli scambi in base al concetto che i quantitativi di lettere spedite e ricevute praticamente si equivalgono, ha avuto termine nel 1971 con l’introduzione di eventuali compensazioni, a seguito delle obbiezioni sollevate dalla Colombia al Congresso UPU del 1969: in questo paese arriva infatti più posta di quanta se ne spedisca all’estero, e il costo dei trasporti è più elevato, dovendosi sovente ricorrere a più d’un mezzo (aereo, treno, autobus, battelli, cavalli) per raggiungere le località dell’interno. L’UPU è collegata all’ONU con un accordo firmato il 4 luglio 1947 e in vigore dal 1º luglio 1948, che la riconosce come “Istituto specializzato”: da questo momento l’ammissione dev’essere approvata dai due terzi dei membri. Normalmente ogni 5 anni viene organizzato un congresso in giro per il mondo, per valutare proposte e definire nuove regole: dopo Parigi, nel 1885 fu la volta di Lisbona, nel 1891 di Vienna, 1897 Washington, 1900 Berna (congresso straordinario),1906 Roma, 1920 Madrid (inizialmente previsto nel 1912, rimandato al 1914 e poi sine die a causa della guerra), 1924 Stoccolma, 1929 Londra (preceduto dalla Conferenza speciale dell’Aia del 1927 sulla posta aerea), 1934 Il Cairo, 1939 Buenos Aires, 1947 Parigi, 1952 Bruxelles, 1957 Ottawa, 1964 Vienna, 1969 Tokyo, 1974 Losanna, 1979 Rio de Janeiro, 1984 Amburgo, 1989 Washington, 1994 Seul, 1999 Pechino, 2004 Bucarest, 2007 Ginevra.


Unità. Definizione filatelica di un tipo di filigrana stelle realizzato con il sistema “in piano”, e quindi dai tratti leggeri e poco netti, che iniziò ad apparire nel 1961 con la serie dedicata al centenario dell’Unità d’Italia.


Universal. Affrancatrice meccanica della Universal Postal Frankers Ltd di Londra, fabbricata a Zurigo dalla Henry Bair e C., tra le prime introdotte in Italia nel 1927. Il modello era a valori fissi, con 5 diverse affrancature da scegliere fra le 15 disponibili da 0,05 a 2,50, con possibilità di applicare sulla stessa lettera più impronte con un solo datario. A causa della scarsa praticità fu adottata soltanto da 13 utenti, e non fu più venduta dal 1932. Si distingue dal datario a cerchio semplice con una stellina in basso e mese in cifre romane.


Univerpost. Modelli di affrancatrici meccaniche a funzionamento manuale od elettrico prodotte dalla IMU, Industria Macchine Ufficio, di Milano; autorizzate nel 1957, non risultano mai entrate in uso in Italia.


Utente. Chi utilizza un servizio, compreso quello postale.


Utenza. Brutto termine burocratico per indicare l’insieme degli utenti.