I termini, le accezioni, le sigle usate nella normativa delle Poste, nella consuetudine postale e dai collezionisti,e le località e i personaggi della storia postale.

di Franco FIlanci, AIFSP

Z, sigla telegrafica che identifica, in preambolo, i telegrammi giornalistici a tariffa ridotta.


Zante o Zacìnto (Sàkinthos).L’isola più meridionale dello Jonio, che l’Italia occupò nel maggio 1941 in previsione di un’annessione; nei tre uffici dell’isola furono prima usate carte-valori greche soprastampate localmente poi, dal 1º settembre, francobolli, cartoline e segnatasse italiani con soprastampa ISOLE JONIE. Nel settembre 1943 tornò alla Grecia, in quel momento sotto controllo germanico: l’avvenimento fu celebrato con una soprastampa locale ELLAS 2-X-43 su francobolli e cartoline d’Italia in corso.


Zara (Zadar).Città dalmata occupata dall’Italia il 4 novembre 1918, al termine della Grande guerra, insieme alle isole curzolane e all’entroterra fino a Sebenico, sulla base dei patti di Londra del 1915. Il trattato di Rapallo del 12 novembre 1920 attribuì però all’Italia solo la città di Zara con un po’ di terra intorno (52 km2 in tutto) e più al largo le isolette di Lagosta (Lastovo) e Cazza (Susac). La città di Zara fu annessa all’Italia come provincia a sé, la più piccola, il 2 febbraio 1921, mentre il resto della Dalmazia fu sgomberato tra il 19 aprile e il 13 giugno 1921, ad esclusione della zona intorno a Zara e isole prospicienti (la “III Zona Dalmata”) di cui continuò l’occupazione fino al 19 giugno 1924 (ufficialmente 12 giorni dopo la ratifica del Trattato di Rapallo) a garanzia degli impegni presi dalla Iugoslavia. Dal 1919 vi si usarono carte-valori italiane con soprastampa in centesimi di corona, che ebbero corso anche dopo l’introduzione della valuta italiana, nel 1921: le tariffe erano quelle italiane ma dovettero essere adeguate al cambio della corona. Per il servizio dei pacchi fu mantenuto fino al 1923 il sistema austriaco, con bollettini definiti “Indirizzo postale accompagnatorio” recanti una marca fiscale da 10 cent., da affrancare con normali francobolli.

A seguito dell’occupazione e dello smembramento della Iugoslavia, il 7 giugno 1941 la provincia di Zara fu ampliata di oltre 3600 km2 nell’entroterra fino a Kistanje e Sebenico e con l’arcipelago antistante: gli uffici postali aumentarono di 63 unità. Nel settembre 1943 Zara fu occupata dai tedeschi mentre la provincia passava alla Croazia filonazista, che vi introdusse le sue carte-valori dal 16 marzo 1944: entrambe le occupazioni furono celebrate con soprastampe sui valori italiani reperiti nei vari uffici. Alla fine del conflitto fu subito annessa di fatto alla Iugoslavia.


Zeppelin, Ferdinand van (Costanza 18.7.1838 - Berlino 8.3.1917). Militare, prendendo spunto dai ballons montés usati durante l’assedio di Parigi, nel 1892 iniziò a progettare dirigibili rigidi e nel 1898 fondò con Gottlieb Daimler a Friedrichshafen una società di costruzioni aeronautiche che produsse una lunghissima serie di dirigibili impiegati nella Grande guerra a scopi bellici e in seguito per regolari linee aeropostali, soprattutto attraverso il Nord Atlantico che all’epoca gli aeroplani non riuscivano ancora a servire e che gli Zeppelin superavano in “soli” 3 giorni. Un’intelligente opera di promozione, con voli propagandistici in molti Paesi (fra cui l’Italia, che nel 1933 gli dedicò una serie di splendidi francobolli) e nel 1929 uno spettacolare giro del mondo in 20 giorni e 4 ore, ne decretarono il successo. Questo sistema di trasporto di passeggeri e posta subì però un improvviso e drammatico arresto a seguito dell’esplosione, causata da un incendio, che il 6 maggio 1937 distrusse l’Hindenburg Zeppelin, fiore all’occhiello dell’aeronautica tedesca (250 metri di lunghezza, saloni da pranzo e da concerto, 35 passeggeri) durante l’atterraggio a Lakehurst, New York: la pericolosità dell’idrogeno e la sempre maggiore autonomia degli aerei ne decretarono l’abbandono già prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale.


Zeri, Federico (Roma 12.8.1921 - 5.10.1998) Critico d’arte, tra i primi a considerare il francobollo come forma d’espressione artistica, “il mezzo figurativo più stringato e concentrato di propaganda, quasi un manifesto murale ridotto ai minimi termini, dal quale il substrato sociale e politico si rivela con estrema chiarezza e pregnanza”. Si veda il suo I francobolli italiani, grafica e ideologia dalle origini al 1948 (il Melangolo, Genova 1993), parte di una più ampia Storia dell’Arte.


Zig zag. Sequenza di tratti diversamente inclinati fra loro, utilizzata per una rudimentale forma di dentellatura che l’Italia ha impiegato solo per i francobolli assicurativi del 1927 e per la marca di licenza spedizione pacchi del 1944.


Zona Fiumano Kupa. Ristretta zona dell’entroterra fiumano con centro a Sussak, occupata dalle truppe italiane nell’aprile 1941; l’amministrazione fu subito affidata dal Comando della 2ª Armata alle autorità civili della Provincia del Carnaro, a cui il territorio fu annesso il 7 giugno seguente. Dal 16 al 26 maggio ebbero però modo di apparire due serie soprastampate (con tirature anche di soli 100 esemplari) che ebbero code successive, malgrado i francobolli italiani fossero in uso regolare dal 24 maggio, ferocemente criticate dall’Amministrazione postale.


Zone postali. Suddivisione delle principali città italiane, ideata nel 1887 ma introdotta solo a Roma fra il 1889 e il 1890, per consentire un più celere smistamento delle corrispondenze in arrivo. La città era divisa in cinque zone – nord, sud, est, ovest e centro – la cui sigla (N., S., E., O. o C.) andava indicata dal mittente a fianco del nome della città.