I termini, le accezioni, le sigle usate nella normativa delle Poste, nella consuetudine postale e dai collezionisti,e le località e i personaggi della storia postale.

di Franco FIlanci, AIFSP

Xilografia. 1. Tecnica di incisione a rilievo su matrici in legno, in cui le parti bianche del disegno sono quelle scavate. Utilizzata a partire dal secolo XV prima da maestri tedeschi e poi anche da artisti come Dürer, Cranach, il Parmigianino, sino all’Ottocento fu largamente impiegata per realizzare le illustrazioni di libri impressi in tipografia, essendo più semplice l’incisione in negativo su legno che non su metallo. Tra gli autori di francobolli, Giulio Cisari e Tullio Marangoni erano ottimi xilografi.

2. Stampa tipografica ottenuta da una matrice incisa in xilografia.


XP. Nei telegrammi sta per Espresso pagato, Exprés payé. Dal 1897 era previsto solo per le località (riportate su Guide e Indicatori) per cui era obbligatorio, mentre nel caso di richiesta del mittente la sigla era completata dalla cifra anticipata, tipo XP fr. 1.75 (se non era sufficiente, il resto era posto a carico dal destinatario), oppure con le sigle XPT o XPP, indicanti che il mittente aveva versato un deposito e che l’importo sarebbe stato liquidato in seguito ad avviso che l’ufficio di destinazione doveva inviare per Telegrafo o per Posta.